HUBQUARTER – Dall’Italia il progetto per lo spazio condiviso più grande d’Europa.

Hubquarter è il progetto ecosistemico che mette in condivisione spazi esistenti e inutilizzati, generando valore per persone, organizzazioni e ambiente.Il luogo di lavoro, in senso tradizionale, non esiste più. Esistono tanti luoghi di lavoro, distribuiti nella città.

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HUBQUARTER – Dall’Italia il progetto per lo spazio condiviso più grande d’Europa.

Descrizione

Nell’epoca del remote working, migliaia di persone ogni giorno cercano soluzioni di spazi ibridi e accessibili in cui poter lavorare. Nello stesso tempo, nelle stesse città, migliaia di metri quadri di edifici restano vuoti e inutilizzati. Con Hubquarter abbiamo l’opportunità di ricucire gli spazi urbani con i percorsi quotidiani delle persone: tutta la città, con i suoi diversi luoghi abilitati e connessi, diventa un catalogo di esperienze per vivere il lavoro e la formazione in modo diffuso. I quartieri tornano ad essere attrattivi, le aziende moltiplicano i loro access point aumentando l’engagement delle persone, i territori tornano a respirare, liberati dal traffico e dalle emissioni di CO2. La dimensione dell’abitare a 15 minuti si integra con la prospettiva di poter riscoprire l’anima e la vocazione dei luoghi: scelgo dove andare in base all’esperienza che mi è più congeniale o che mi arricchisce di più. Uno spazio frequentato e collegato con il mondo è uno spazio che insegna, che accresce le relazioni e le competenze. E di spazi così, la città ne è piena!

Circa il 70% degli spazi di lavoro è oggi inutilizzato. E lo stesso vale per quelli di formazione, di cultura, di intrattenimento. Attraverso la sharing economy, questi spazi possono tornare a vivere in regime di condivisione. L’idea di Hubquarter è che ogni soggetto, pubblico o privato, individui una percentuale dei propri asset immobiliari vuoti e li metta in condivisione. Una volta mappati e connessi in un unico hub distribuito sul territorio, questi spazi si aprono a nuovi utilizzi. L’infrastruttura esiste già, va soltanto connessa e abilitata tramite piattaforma tecnologica: ed ecco migliaia di esperienze pronte per essere vissute.

Obiettivi

Oggi il rapporto tra persona e luogo di lavoro è cambiato e vive una situazione di disequilibrio. Hubquarter permette la creazione di un nuovo paradigma di vivere il lavoro attraverso esperienze distribuite nella città. Nasce una terza via sostenibile tra ufficio e casa.

Elementi di innovazione

Gli aspetti più innovativi riguardano: l’applicazione della sharing economy al real estate; il superamento del concetto di spazio abbinato ad una sola funzione e l’affermazione dello spazio come servizio; l’utilizzo di una piattaforma digitale per l’abilitazione di un catalogo di esperienze.

Impatti / Risultati attesi

Sulla persona: può disegnare ogni giorno la propria esperienza lavorativa. Sull’azienda: gli spazi tornano a vivere e a generare valore. Sulla città: flussi e risorse vengono redistribuiti Sull’ambiente: minori spostamenti riducono il tasso di CO2 prodotta.

Fattibilità

Spazi pubblico/privati sottoutilizzati vengono reinseriti nel circuito economico generando ricavi. I costi di gestione e mantenimento degli Asset vengono assorbiti dalla messa in esercizio del modello, consentendo alle realtà che li occupano di poterne disporre con flessibilità e sostenibilità.

Elementi di replicabilità

HUBQUARTER valorizza le vocazioni dei luoghi e delle comunità locali all’interno di un paradigma più ampio, che riconverte spazi inutilizzati generando esperienze distribuite. Questo può avvenire in Italia, in Europa, nel mondo.

Stato di implementazione

Attivati e completati 4 livelli di sperimentazione: conversione di spazi tradizionali per oltre 100 aziende in Europa; attivazione di hub sperimentali in 5 città italiane; creazione di un hubquarter sul PNRR a Roma; piano di integrazione di hubquarter con il modello della città in 15 minuti.

Partners

ElisCEOforLIFEVenture ThinkingOltre 50 grandi aziende in Italia e in Europa (a2a

Cerved

eFM

Enel

Toyota)