Il saluto del MUR all’assemblea del Cluster

La conferenza pubblica Smart and Human Cities è stata aperta dal messaggio di saluto del Capo di Gabinetto del Ministero dell’Università e della Ricerca, dottoressa Marcella Panucci, che ha sottolineato il ruolo fondamentale dei cluster nell’unire i mondi dell’impresa, della ricerca e della pubblica amministrazione, soprattutto di fronte alle sfide del PNRR.

 

Saluto del Capo di gabinetto del ministero dell’universita’ e della ricerca Marcella Panucci

Stiamo vivendo un momento storico: per la prima volta, nella storia del progresso tecnologico, il mondo digitale non è solo un elemento economico, che interviene sulla realtà e che viene disciplinato dalla legge, ma diventa anche un campo primario della gestione amministrativa delle comunità e dell’azione dello Stato.

In queste trasformazioni sistemiche è fondamentale lo sviluppo di un approccio che sappia unire l’elemento della ricerca scientifica con il saper fare impresa, soprattutto per affrontare le transizioni gemelle, digitale ed energetica, che influenzeranno in modo radicale la vita delle nostre comunità.

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Anche per questo, ci tengo innanzitutto a ringraziare Laura Morgagni, Segretario generale del Cluster di Smart Communities Tech, per il suo cortese invito, che mi permette di portare una breve prospettiva dell’azione del Ministero.

Una delle principali sfide che come Ministero ci siamo dati con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è che la parte più importante dei fondi impiegati dal Ministero dell’Università e della Ricerca sia dedicata alla componente “Dalla ricerca all’impresa”: più di 9 miliardi di euro.

Gli esempi numericamente più grandi per fondi e numero di soggetti coinvolti sono certamente i 5 nuovi Centri Nazionali di ricerca (320 milioni di euro di finanziamento e decine di soggetti coinvolti per ciascuno, grandi imprese, italiane e multinazionali, enti di ricerca, università, soggetti della società civile).

Sono centri che operano su scala nazionale, con numerose sedi, e che si affiancano a più di altre 80 iniziative, distribuite su tutto il territorio nazionale e che rispondono a necessità di innovazione peculiari di ogni territorio. Le iniziative sono numerose, ma un obiettivo è comune: fondare una nuova cooperazione tra pubblico e privato, tra università e imprese.

A Bologna, per esempio, nel Tecnopolo, ha sede il Centro nazionale di ricerca in HPC, Big Data e Quantum Computing, che rafforza le capacità di questo territorio – della “data valley” – in materia di tecnologie volte ad affrontare, sfruttare ed espandere la grande frontiera digitale.

Una frontiera i cui benefici sono pari solamente alla sua complessità, e che necessita di capacità che coinvolgano la ricerca di base e applicata, ma anche quegli agenti fondamentali di innovazione che sono le imprese.

Agenti importanti di questi processi sono anche cluster, come questo, che lavorano per unire – e voi lo fate con più di 150 soggetti! – i mondi dell’impresa, della ricerca e della pubblica amministrazione.

Dal momento della sua istituzione, nel 2012, il Cluster è stato riconosciuto dal Ministero come un importante soggetto e punto di riferimento per il raccordo delle politiche per le tecnologie per le Smart Communities.

Per questo è fondamentale che la dimensione operativa della “rete” di enti, che voi portate avanti, prosegua il suo sviluppo, soprattutto di fronte alle sfide del PNRR.

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In questa fase, abbiamo la grande opportunità di coniugare il fermento tecnologico con la disponibilità di risorse per porre le basi per un’integrazione tecnologica di alto livello con le necessità delle comunità.

Un cambiamento che non sarà e non deve essere “top-down” ma che deve concretizzarsi in iniziative comuni istituzioni-imprese, come ad esempio i dottorati innovativi cofinanziati da imprese e università, su cui abbiamo avviato un confronto con Confindustria e CRUI per iniziative capillari sui territori.

C’è un obiettivo principe che guida l’azione del Ministero e su cui siamo felici di vedere come anche voi stiate dedicando grandi energie: ossia il rinnovamento e il progresso dell’Italia. Per questo vi auguro buon lavoro. Grazie a tutti.