Dal MIUR 487 milioni per la ricerca industriale dei Cluster Nazionali
Presentato il Piano Nazionale di Ricerca 2016-2018
Confermata e potenziata la politica dei Cluster Tecnologici Nazionali
Il Comitato interministeriale per la Programmazione economica (Cipe) ha approvato il 1 maggio il Programma nazionale per la Ricerca, lo strumento che definisce la strategia della ricerca italiana per i prossimi cinque anni.
Il 2 maggio il Ministro per la Ricerca, Stefania Giannini, ha presentato il PNR in una conferenza stampa. Si tratta del documento operativo nazionale di programmazione e di coordinamento verticale, in quanto allinea la ricerca nazionale alle policy europee (Horizon 2020 e Fondi di coesione), e orizzontale, poichè coordina e indirizza gli attori della ricerca (Università , Enti, Istituzioni, Imprese).
I Cluster nel PNR
Il Ministro Giannini ha confermato che i Cluster Tecnologici Nazionali sono il luogo in cui si realizza la funzione di consultazione permanente e di coordinamento dei principali attori del sistema della ricerca pubblica e privata, atta a fornire indirizzo e coordinamento delle risorse dedicate alla ricerca industriale,
I Cluster sono l’unica misura dei governi precedenti che sia stata mantenuta e che il MIUR intende potenziare. Uno strumento agile, importante, in cui si riuniscono nello stesso sistema sinergico i tre pilastri rappresentati da chi fa ricerca di base, chi fa trasferimento tecnologico e chi fa innovazione sul piano industriale. Il PNR prevede l’aggiunta di nuovi quattro cluster oltre agli otto cluster già esistenti, oltre al potenziamento dell’intera rete dei cluster, grazie a un investimento di 487 milioni di euro per la ricerca industriale nelle 12 aree dei Cluster.
Aree di specializzazione della ricerca applicata
Sono 12 le aree individuate per rispondere a 12 macro-temi, corrispondenti alle grandi sfide che l’Europa ha messo di fronte a tutti gli stati membri per il periodo 2014-2020. Tra queste anche il tema delle Smart Communities.
Il MInistro ha specificato che la ricerca orientata sui settori ritenuti strategici, perchè rispondenti a indirizzi già presenti nel paese. I finanziamenti andranno a progetti ispirati a un benchmark internazionale, che saranno valutati con attenzione e trasparenza. Sono previste azioni che renderanno i fondi immediatamente fruibili da parte degli enti, università e aziende che saranno vincitori dei singoli bandi, modificando l’assetto della programmazione precedente.
I programmi di intervento: 6 linee di azione
- I. Internazionalizzazione
- II. Capitale umano
- III. Programma nazionale infrastrutture;
- IV. Cooperazione pubblico privato e ricerca industriale
Ha l’obiettivo di creare più sinergia per un maggior impatto degli investimenti e per una maggiore valorizzazione del terrritorio non solo nel settore industriale ma anche sociale.
Budget nel triennio: 487,1 milioni di euro - V. Efficacia e qualità della spesa;
- VI. Programma per il Mezzogiorno.
Guarda il video della conferenza stampa (min. 18:43)